“Si possono rappresentare i verbi
anziché i soggetti e gli oggetti?
Rappresento lo spirito dei verbi in leggi universali
attraverso forme geometriche.”
La Geometria è intesa da Niccolò Calvi di Bergolo come il principio fondamentale della vita e dell’universo, su cui prende corpo la sua creatività.
Le forme essenziali quadrato, cerchio e triangolo, sono le basi di partenza sulle quali egli si basa e sulle quali prendono forma infinite combinazioni geometriche complesse. Il quadrato rappresenta il primo segno della presenza dell’uomo sulla terra, il cerchio il primo bisogno di sopravvivenza, il triangolo il primo sguardo verso il cielo. Queste forme, in una libera interpretazione, vengono impresse con una matita nera su foglio bianco. Questi disegni sono progetti di opere tridimensionali, sculture, installazioni, progetti architettonici.
Arte urlata è un termine che è stato attribuito all’arte di Niccolò Calvi di Bergolo, in quanto egli mentre disegna libera un urlo. L’urlo dell’artista nasce da un moto dello spirito che si produce in un attimo irripetibile e che si traduce sulla carta. Il valore espressivo dell’urlo viene utilizzato come tecnica del proprio metodo creativo. L’urlo è una forma espressiva che ha il potere di coinvolgere lo spettatore, non un oggetto della rappresentazione. Egli infatti sostiene che “l’urlo è un segno universale proprio, non solo dell’uomo, ma di tutti gli animali. Non è come la parola che ha bisogno di tante lingue e traduzioni, ma può essere compreso da tutti senza bisogno di traduzioni. L’urlo è paura, supplica ed entusiasmo. Rappresentare l’urlo significa dare vita al silenzio”. Una volta terminato il processo del disegno l’urlo è svanito ma le nostre emozioni sono impresse sulla carta per sempre.